Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.
Dal momento che in Italia mancano le competenze necessarie per mettere a terra tutti i progetti del Pnrr, Autostrade per l’Italia ha organizzato una fitta rete di sinergie con atenei prestigiosi, centri di ricerca e scuole, per produrre i “saperi” in grado di far fronte alle grandi sfide infrastrutturali che attendono il Paese. Il progetto strategico “Autostrade del Sapere”, lanciato da Aspi per sostenere la crescita delle competenze abilitanti nell’ambito del proprio piano di trasformazione, si arricchisce di un nuovo capitolo: Amplia Academy, il cantiere dei mestieri di Amplia Infrastructures, la controllata di Aspi specializzata nell’ammodernamento e la manutenzione di infrastrutture complesse. Qui verranno formati assistenti di cantiere, carpentieri, conducenti di mezzi speciali e minatori. Professioni sempre più richieste, ma introvabili o quasi.
LE SFIDE
Sottolinea l’ad di Aspi, Roberto Tomasi: «Anticipare nel tempo l’orientamento e la formazione delle giovani generazioni è un’opzione irrinunciabile per quei grandi player che, come il nostro gruppo, hanno il dovere di dare un forte contributo in vista delle sfide che attendono il Paese nei prossimi anni». Un primo cantiere di Amplia Academy è stato avviato a Roma all’inizio di aprile con il supporto del Centro Elis, della società Manpower e di alcune scuole del territorio. Previsto un percorso formativo di 200 ore al quale prenderanno parte dieci studenti, allo scopo di arrivare a ottenere la certificazione di cost controller e di contabile. I migliori potranno aspirare all’assunzione in azienda. Altri 20 partecipanti, già selezionati, frequenteranno il corso per diventare carpentiere. «La manutenzione delle infrastrutture, l’approvvigionamento energetico, il digital divide, sono soltanto alcune tra le sfide più rilevanti che ci attendono», prosegue l’ad di Autostrade per l’Italia, «per gestirle, occorre preparare adesso chi si troverà a fronteggiarle». Più nel dettaglio, il progetto Amplia Academy poggia su due pilastri. Il primo, sviluppato insieme a player di rilievo nel settore della formazione e della selezione, punta a favorire la ricollocazione e il reskilling di persone in cerca di una nuova occupazione. Il secondo, che coinvolge le istituzioni scolastiche di secondo livello e gli istituti tecnici superiori, promuove l’orientamento delle giovani generazioni ai mestieri del settore costruzioni e anticipa l’acquisizione delle competenze necessarie per lavorare nel comparto. Dal network costruito con le scuole potranno uscire nuovi candidati da inserire in azienda per coprire ruoli di rilievo, inclusi i futuri direttori di cantiere, grazie a percorsi che interesseranno anche le lauree professionalizzanti. Soddisfatto il Direttore del capitale umano di Aspi, Gian Luca Orefice: «Con l’Amplia Academy prende ancora più sostanza la nostra strategia di investimento sulle competenze, avviata con il progetto Autostrade del Sapere e con accordi sempre più diffusi e rilevanti con le principali istituzioni scolastiche e universitarie del Paese». Amplia Academy completa le altre iniziative di investimento sulla componente del sapere, come la Smart Infrastructure Academy, sviluppata con l’Università Federico II di Napoli nel polo di San Giovanni a Teduccio, e che finora ha accolto 24 giovani ingegneri, oltre a 12 dipendenti del gruppo, per formarli sui mestieri della progettazione e del monitoraggio delle infrastrutture. Tra gli studenti selezionati, 20 sono campani. L’età media è di 27 anni e la media dei voti della laurea specialistica è di 110/110: sono laureati in ingegneria civile, ingegneria dell’ambiente e del territorio, ingegneria dei sistemi idraulici e di trasporto, giusto per fare qualche esempio. È da questo bacino di professionisti emergenti che Aspi conta di attingere per assumere i profili di cui ha assoluta necessità: engineering coordinator, progettisti, addetti alla direzione lavori, project control, planner e addetti all’ufficio tecnico.