Si chiama Wiper e in italiano significa tergicristallo, perché come un tergicristallo agisce per distruggere i dati delle vittime. Gli attacchi cyber sono aumentati già prima della guerra, molti contro le banche e contro i centri di comunicazione. L’obiettivo è mandare in crash i siti web e quello che si sta usando in Ucraina è un nuovo malware, Wiper appunto, un “codice maligno”. Viviamo in un mondo di dati, fatto anche di attacchi hacker e con la necessità di cybersicurezza. Dai dati delle strutture di Stato ai nostri dati. Un mondo di dati da proteggere. E una certezza: in una trasformazione digitale così rapida abbiamo bisogno di dare il giusto peso alle competenze. Parte da qui parte il numero di marzo di MoltoFuturo, inserto in edicola (e online) con i quotidiani del Gruppo Caltagirone: Il Messaggero, Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia. Alessandra Camilletti e Alessandra Spinelli ne parlano con Giuseppe Italiano, professore di computer science alla Luiss Guido Carli di Roma.