Poche tentazioni ammaliano la mente come il cibo. Ma se mangiare è una delle attività predilette dell’essere umano, farlo senza controllo significa rischiare brutte conseguenze. Concetto che vale doppio nel corso di una emergenza sanitaria che ha chiuso i lucchetti di palestre e centri sportivi, costringendo ad allenarsi in casa o nei suoi paraggi per cercare di mantenere la forma e accontentare la coscienza. Premesso che il movimento e una sana alimentazione restano i migliori alleati per corpo e mente, la tecnologia può fornire un aiuto nell’alleggerire il percorso dietetico, evitando di vivere le rinunce in serie come un cammino sui carboni ardenti. Fantasia e utilità vanno di pari passo quando si tratta di trovare soluzioni per placare il senso di fame. Ecco una posata che invita a rallentare il ritmo a tavola, una padella che suggerisce la ricetta per tenere la linea, rimedi forse accolti con scetticismo che però tramite analisi, test e competenze di ingegneri e team medici si rivelano utili per monitorare cosa e come si mangia (senza l’ambizione di sostituirsi agli strumenti professionali in uso a dottori e strutture sanitarie).
STRUMENTI
«Nel momento in cui dobbiamo perdere peso possiamo acquistare tutto quello che si vuole ma dobbiamo ricordate che solo il nostro cervello è il vero alleato del dimagrimento – spiega la dottoressa Maria Valente, biologa nutrizionista specialista in Scienza dell’alimentazione a Napoli – Si mangia troppo per stress, noia, ansia. Bisogna lavorare anche su quel fronte se si vuole mangiare in modo corretto. Dubito che possa essere una app a fermare chi mangia in modo eccessivo per dipendenza da cibo. La forchetta segnatempo ci ricorda che il cervello, quando mangiamo, non vuole la fretta. Questa non permette di sentire la sazietà. Inoltre impedisce di gustare il cibo e digerire al meglio. Se ci si vuole divertire con questi giochi, si faccia pure ma mettersi a dieta è un impegno vero, anche gioioso quando si dimagrisce, che prendiamo con noi stessi». Ma si può trovare divertente seguire le indicazioni della HapiFork, la forchetta smart che verifica la velocità con cui si consuma il pranzo, riconoscendo se il ritmo è troppo rapido per invitare a rallentare la masticazione, così da favorire la digestione e aiutare l’assimilazione delle sostanze nutritive contenute nei cibi.
Per scoprire quanto si va veloci a tavola c’è l’app dedicata che, tramite bluetooth, riceve i dati della forchetta organizzando le informazioni per diversi periodi in modo da individuare progressi o livelli da correggere perché Hapi ha anche un gruppo di nutrizionisti multilingue da cui farsi seguire per migliorare le abitudini alimentari. Il dialogo passa dall’app HapiCoach. Fedele al motto “ciò che si misura si può gestire”, l’azienda americana SmartPlates ha creato l’omonimo piatto intelligente che in cinque secondi analizza la pietanza immortalata da uno scatto, sfruttando una intelligenza artificiale e una tecnologia per il riconoscimento fotografico per fornire l’esatto apporto nutrizionale. L’idea alla base è che non bisogna privarsi degli alimenti più desiderati, bensì consumarli nella giusta quantità, con le informazioni dedicate a ogni portata che vengono tracciate e registrate nel diario digitale disponibile nell’app dedicata. Concepito come supporto per un ampio elenco di atleti di diverse discipline, SmartPlate è in grado di riconoscere più di 1.500 alimenti, oltre 1 milione di codici a barre di cibi confezionati e anche buona parte delle vivande servite dalle catene di ristoranti a stelle e strisce. Il punto debole del piatto bianco da 10’’, diviso in tre aree (pensate per proteine, grassi e carboidrati) e capace di rilevare pesi fino a 3 chili per prevenire porzioni troppo abbondanti, è la compatibilità limitata a iPhone (più avanti arriverà la versione per iPad e per dispositivi Android) e la disponibilità circoscritta a Stati Uniti e Canada.
IL TRUCCO
Il mezzo resta il piatto ma il trucco per perdere peso di Iggi è imbrogliare il cervello, mediante il controllo delle porzioni mirato all’assorbimento di circa 400-600 calorie a pasto. Il gioco sta nella percezione di sazietà garantita alla vista della ciotola in grès in stile giapponese suddivisa in quattro parti, che invece sfrutta un fondo rialzato per ridurre del 33% la quantità di cibo presente all’interno senza che l’occhio se ne accorga e inneschi l’immediato desiderio di una dose maggiore. Tutto passa, però, dal rispetto di una alimentazione sana, quindi nel riempire gli spazi interni con cereali, verdura, legumi e frutta, perché caricandoli di pasta e carne i chili da buttare resterebbero un miraggio. Non c’è solo il cibo da controllare per trovare equilibrio tra forme e salute del corpo, perché Kuvings Whole Juicer Motiv 1 è l’estrattore di succhi che ti fa un check-up e consiglia cosa bere in base alle condizioni: poggiati i rispettivi diti sui due sensori da pollice a scomparsa piazzati nella parte posteriore, l’elettrodomestico analizza la percentuale di grasso e di acqua corporea, la massa muscolare e l’indice di massa corporea, permettendo al sistema di consigliare il succo più indicato al momento per rifarsi la bocca e sostenere la linea.
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