Più veloci di un jet. Capsule supersoniche sparate sottovuoto attraverso tubi a bassa pressione, sfruttando la tecnologia della levitazione magnetica, e capaci di superare la velocità di crociera di 1.000 chilometri orari. Navicelle avveniristiche in grado di coprire la tratta Bari-Napoli in 15 minuti. E i 580 chilometri di distanza tra Roma e Milano in meno di mezz’ora. Suggestione utopica o visione avveniristica? Tutt’altro. Hyperloop, il super treno del ventunesimo secolo, presto sarà realtà. Una rivoluzione nel mondo dei viaggi e dei trasporti che per metà parla italiano. Già, perché la canadese TransPod Inc, startup specializzata nei sistemi di trasporto ad alta velocità, per creare Hyperloop sta collaborando con la pugliese “Angel Company” che fa capo al cavaliere del lavoro Vito Pertosa e ha sede a Monopoli. È nel fazzoletto di Puglia tra Bari e Mola di Bari che hanno sede tutte le aziende del gruppo che operano in diversi settori della mobilità: dal suolo all’atmosfera e dai trasporti terrestri ai treni e agli aerei a uso civile e militare. Sino ai satelliti in orbita bassa. Blackshape, Mermec, Angelstar e Sitael solo per citarne alcune: tutte eccellenze a livello mondiale, ognuna nel proprio campo. Ed è proprio nella sede della “Sitael” a Mola di Bari – la più grande azienda italiana a capitale privato nel settore aerospaziale – che tecnici e ingegneri stanno lavorando per scrivere un capitolo importante per la storia dei trasporti, puntando alla creazione di energia senza contatto e ad Alta Velocità.
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I PRIMI TEST
La stessa Sitael che nei mesi scorsi si è aggiudicata il bando europeo per un’altra rivoluzione su rotaie. Si tratta di “IcuTrain”, un treno-ospedale assistito da satelliti, dotato di ambulatori e unità di terapia intensiva che mette insieme tecnologie e competenze spaziali, ferroviarie, di cyber security e di intelligenza artificiale. Prime cure e diagnosi ad alta velocità e ad alta tecnologia: queste le basi del progetto messo a terra dall’eccellenza pugliese nel settore aerospaziale, in partnership con Trenitalia, Protezione civile e Regione Puglia, e selezionato tra i 130 che hanno partecipato al bando internazionale “Space in response to Covid-19 outbreak”, promosso e finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) dell’italiana Asi. Ma dalla Puglia ora si riparte a velocità supersonica a bordo del super treno Hyperloop. Come sarà viaggiare sottovuoto, sparati a più di mille chilometri all’ora? Probabilmente non molto diverso da un tradizionale viaggio in treno. Ne è convinto Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX e visionario “padre” del progetto Hyperloop. E ne sono certi anche Richard Branson e Jay Walder, fondatore e amministratore delegato della Virgin Hyperloop, unica azienda al mondo che ha già testato la tecnologia del super treno con passeggeri a bordo. Simulazione effettuata a novembre in Nevada, negli Stati Uniti: 500 metri di rotaia costruiti nel deserto e percorsi in 15 secondi. A fine gennaio, poi, Virgin ha diffuso una video-simulazione di un viaggio a bordo delle capsule di Hyperloop. Un percorso virtuale dalle stazioni ai pod: le futuristiche navicelle sottovuoto in grado di ospitare sino a 28 passeggeri, i cui interni somigliano molto a carrozze di prima classe e che viaggiano all’interno di tunnel sopraelevati sfruttando la levitazione magnetica passiva. Un sistema già utilizzato dalle forze armate degli Stati Uniti per scopi militari che consente di raggiungere la velocità massima di 1.223 km/h. E garantisce prestazioni superiori a quelle di un jet di linea.
I TEMPI
Per l’avvio dei lavori di realizzazione di Hyperloop in Italia sarà necessario attendere il 2030. E i primi studi di fattibilità si concentrano su tratte brevi. La Milino-Malpensa, per esempio, percorribile in meno di 10 minuti. Ma anche la Roma-Fiumicino da percorrere in meno di 2 minuti. Si potrebbe passare, poi, alla Roma-Milano per la quale a regime potrebbero essere sufficienti appena 25-30 minuti a bordo delle navicelle-proiettile. Ma anche la tratta Bologna-Milano per la quale sarebbe sufficienti solo 9 minuti. E con costi di viaggio più che contenuti: tra i 70 e 140 euro in media per un biglietto Roma-Milano, per esempio. A garantirlo è Paolo Barletta, al vertice di Alchimia Spa: la società di investimenti che Virgin Hyperloop ha scelto come unico advisor per l’Italia. E a confermarlo di recente è stato anche il cavaliere Pertosa ai microfoni di Report: «I trasporti avranno costi più bassi non solo perché Hyperloop consuma meno energia, ma la produce recuperandone una parte». Per realizzare un solo chilometro di infrastruttura, invece, saranno necessari circa 60 milioni di euro. Ma del resto, si sa, la rivoluzione costa.