C'è stato un momento, a cavallo tra la fine del 2018 e l’installazione delle prime antenne 5G nell’estate 2019, in cui i semi-conduttori non erano un problema. E non sembravano esserlo né il rinnovato protezionismo trumpiano né l’ipotetica ingerenza cinese nelle telecomunicazioni di mezzo mondo. Inoltre la pandemia era più che altro uno scenario da film distopico e lo smart working era considerata una mania di chi non aveva poi tanta voglia di lavorare. Ecco. Proprio in quel momento il 5G…
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