Sono macchine ma le possiamo indossare. Grazie a nuovi algoritmi siamo in grado di comunicare con loro in modo naturale e riprenderci così un pezzo della nostra vita. Fino a ieri, il futuro delle protesi sembrava essere legato a doppio filo ai progressi nel campo della robotica. Oggi invece i riflettori puntano in un’altra direzione, parallela ma più sofisticata: è sull’intelligenza artificiale infatti che l’alba della ricerca tecnologica getta luce per donare un nuovo giorno ai portatori di handicap. Le…
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