Max Paiella: «Tecnologia? Per la sindrome da libretto di istruzioni c'è la forza della disperazione»

Il progresso tecnologico: ma noi lo comprendiamo davvero? In che modo lo percepiamo? Cosa ci tirano fuori le macchine? Mi viene da pensare ad un essere logico che agisce senza cuore, come l’automa anni ‘80 della canzone “Rock and roll robot” di Alberto Camerini.

 

Che poi somiglia al pupazzone presentato l’altro giorno da Elon Musk. E al timore che possa sfuggire al nostro comando, automaticamente, come in certi film. Poi penso a un frullatore, un aereo o una centrale idroelettrica e al nostro approccio a oggetti e sistemi complessi. E a come non dobbiamo arrenderci alle macchine, scrollandoci di dosso un certo complesso d’inferiorità da libretto d’istruzioni. Se abbiamo una incomprensione con nostro cognato possiamo lasciargli le chiavi della casetta a Ovindoli, al limite regalargli un abbonamento a Dazn e tutto torna a posto; ma con il tuo pc devi fare solo una cosa se non vi capite: insistere. Insomma, devi essere tenace come una suocera martellante. Ripetere la stessa sequenza di passaggi, come quando cerchi di ottenere lo spid. Concèntrati, al limite consulta Aranzulla e… arronzerai qualcosa anche tu. È per merito della scienza se abbiamo radio, telefoni, surgelatori, friggitrici ad aria e la scienza va avanti per tentativi. Pensate che bello affrontare il libretto delle istruzioni della lavastoviglie con la stessa pazienza che Nicholas Tesla ebbe nello studio delle onde elettriche. O sentirsi, configurando il modem, come Enrico Fermi alla ricerca della fusione nucleare. E – senza paura – scoprire che “Admin Admin” non è un terrorista di Al Qaeda. Ho trovato una nuova fonte energetica rinnovabile per risolvere questi problemi. Una forza che farebbe impallidire la materia oscura, Doctor Strange, la morte nera e Superman. È la forza della disperazione. Si trova nell’italiano quando tenta di riparare il tostapane e la moglie gli fa: «È colpa tua, ora lo rimetti a posto». È così che il geometra di Viterbo o il tabaccaio di Vittorio Veneto riesce – inspiegabilmente – a riparare il televisore o la lavatrice. La realtà è che siamo pigri di fronte al tech.

IL POTERE

«Tecnologia tecnologia canaglia, che ti prende proprio quando non vuoi» direbbe Albano Carrisi. In questo momento il vero potere è di chi la tecnologia la domina e che può evitare la chiamata al costo di euro 70 per farvi cambiare due viti del forno o togliere il calcare alla vaporella. Siate tenaci, ostinati e l’avrete vinta voi su quel robot anni 80 che vive solo delle vostre imprecazioni. Tecnici fai da te di tutto il mondo, unitevi! In fondo se siamo al mondo è per risolvere problemi.

*attore e cantante © RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe interessarti anche

Ultimi articoli pubblicati