L’innovazione e le nuove tecnologie rivoluzioneranno il mondo della produzione televisiva e cinematografica? Nuove realtà dell'audiovisivo, effetti speciali, realtà virtuale, intelligenza artificiale: il mondo dell’intrattenimento sta cambiando radicalmente, specialmente tra i più giovani. Questi gli argomenti affrontati nel corso del Webinar Molto Futuro – Visione futura, primo appuntamento dell'autunno con i webinar dei quotidiani del Gruppo Caltagirone.
Andreatta (Netflix): «Le belle storie non vengono solo da Hollywood»
«Il rapporto con il pubblico conta moltissimo. Per noi a Netflix il pubblico è al centro di tutto ciò che facciamo. Ma il punto è come creare questa connessione con un pubblico che sceglie il prodotto che desidera vedere?», sottolinea Tinny Andreatta, Vice President, Italian Language Originals Series di Netflix. «Il panorama produttivo è in continuo movimento, viviamo in un'epoca di passaggio in cui i parametri più tradizionali non funzionano più e il nuovo non ha ancora trovato una sintesi stabile».
«Dobbiamo intercettare l'inconscio collettivo e le esigenze di narrazione al di là degli stereotipi», ha spiegato. Due esempi: «Squid Game e Strappare lungo i bordi». «Netflix ha interrotto la narrazione hollywoodiana e intercettato le storie che venivano da qualsiasi Paese», ha aggiunto Andreatta. Le storie che vengono dall'Italia portano curiosità verso il nostro Paese, rafforzando la percezione del "brand Italia".
«Stiamo anche lavorando su storie dalla protagonista femminile: a breve sarà lanciato l'adattamento de "La vita bugiarda degli adulti" di Elena Ferrante con protagonista Valeria Golino», annuncia Andreatta.
Matteo Rovere (Grøenlandia): «Cinema resta centrale, rivitalizzare il rapporto con il pubblico»
«La pandemia ha portato difficoltà di comunicazione con il pubblico. Ma i film nascono per il cinema e la sala è il luogo di sfruttamento per eccellenza di questi prodotti. Piano piano se ne stanno accorgendo anche gli streamer», ha spiegato Matteo Rovere, Co-Founder di Grøenlandia. «Gli spettatori sono affezionati al formato "cinema" che deve essere rivitalizzato nel rapporto col pubblico».
Lorini (Anec): «Successo "Cinema in festa" mostra la voglia di tornare in sala»
«Alla Mostra del cinema di Venezia abbiamo visto che tutti hanno bisogno di questa esperienza» ha aggiunto Mario Lorini, presidente Anec. Parlando delle alte presenze per la manifestazione "Cinema in festa", si registra un 200% in più delle presenze di spettatori, ha spiegato. «L'iniziativa ha fatto passare l'idea che non si vuole solo dare un prodotto in sala a un prezzo scontato, ma che volevamo risvegliare la voglia di andare al cinema insieme. Questo ci fa capire come una campagna di comunicazione forte può essere uno degli elementi per proseguire». "Cinema in festa" tornerà infatti per altre 4 edizioni.
Cacciamani (Anica): «La tecnologia è un'ottima base ma serve una storia che funzioni»
«Il fatto di poter raccontare che in Italia ci sono delle eccellenze è un'ottima opportunità dell'industria – ha raccontato Manuela Cacciamani, presidente Unione Editori e Creators Digitali di ANICA – Vogliamo ridurre le distanze con il cinema che è parte integrante della cultura del digitale: c'è un dialogo anche tra noi e le sale che possiamo stimolare. La tecnologia digitale è un'ottima base per parlare di creators, ma non basta: serve una storia che possa funzionare, per innovare serve mettere insieme parte culturale di chi è davanti allo schermo e la capacità di chi gestisce il contenuto, lo crea e lo promuove». «La capacità italiana di produrre contenuti sta diventando sempre più apprezzata nel mondo», ha aggiunto Marco Saletta, Presidente IIDEA.
Rutelli (Anica): «Il cinema crea posti di lavoro»
«Sono contento che il cinema Barberini riapra perché è integrato col Mia – spiega Francesco Rutelli (presidente Anica) – a poche centinaia di metri riaprirà per iniziativa del ministro Francescini il "Fiamma". La crisi del cinema è legata alla mia generazione, i 60enni che hanno faticato di più con la pandemia».
«Durante la Festa del cinema abbiamo concordato con la Fondazione di tenere un dialogo pubblico al giorno sul futuro dell'industria legato alle singole realtà produttive esistenti. Dobbiamo fare un punto sulla qualità del prodotto di una filiera formidabile e in trasformazione che crea molti posti di lavoro».
Leone (APA): «Ottanta titoli italiani sul mercato internazionale, valore di 100 milioni»
«A livello di prodotto seriale stiamo riscontrando una crescita importante della circolazione internazionale del nostro prodotto. Oltre 80 titoli attualmente stanno avendo una distribuzione internazionale per un valore di circa 100 milioni», ha spiegato Giancarlo Leone, presidente APA.
Maccanico (Cinecittà): «Italia all'avanguardia, nostri teatri attirano investimenti stranieri»
«Al netto delle difficoltà l'Italia riveste nel mercato internazionale un ruolo che non aveva da molto tempo. I nostri contenuti viaggiano e i nostri luoghi sono attrattivi. Cinecittà ora ha i teatri di posa pieni: si parla di piano di sviluppo perché di fatto non ci entriamo più», ha sottolineato l'Ad Nicola Maccanico. «Nel mondo della creatività noi siamo all'avanguardia, il che consente a Cinecittà di essere ancora più attrattiva, la corsa contro il tempo è costruire nuovi teatri». Maccanico fa anche il punto sull'ecosostenibilità: «Il processo di arrivare a zero emissioni è necessario. Ormai è il mondo del mercato che ti ci porta. Per lavorare con le grandi multinazionali dobbiamo rispettare alcuni standard di sostenibilità».
Sanna (IRCSS San Raffaele): «Parlare di salute nel Metaverso si può»
Sul creare canali di comunicazione che siano fruibili e portino alla consapevolezza anche su salute e benessere è intervenuto Alberto Sanna, Director of Center for Advanced Technology in Health & Wellbeing IRCCS dell'Ospedale San Raffaele. Come approcciare concretamente il metaverso? «Il potere della tecnologia che ci permette di narrare in maniera interattiva con il metaverso è amplificato in maniera esponenziale – spiega Sanna – Il vero punto di partenza è progettare dei contenuti con la interdisciplinarietà. Nel progettare con i bambini lavoriamo insieme ai genitori, infermieri, insegnanti, psicologi e creativi».