Se sarà più facile, per chi ha una disabilità, spostarsi da una sedia al letto, andare in bagno ed entrare in auto, si potrà presto ringraziare un gruppo di amici italiani che ha brevettato una soluzione hi-tech in Europa, Stati Uniti d’America e Russia.
Tutto ruota attorno a un’intuizione di un bancario di 37 anni, Andrea Depalo, affetto dalla nascita da una tetraparesi. Vive a Saronno, alla periferia di Milano, e ogni giorno si sposta verso la sua filiale di Banco BPM. «Cercavo una sedia a rotelle che mi consentisse di essere autonomo e così ho pensato a un prodotto che potesse offrirmi sia una movimentazione verticale sia orizzontale», spiega. Così l'ha ideata e inventata.
Andrea ha iniziato a parlare di questo suo sogno agli amici. Tra loro, Emilio Rigolio, titolare di un'azienda robotica di Busto Arsizio. È in quel momento che il progetto diventa realtà e inizia a prendere forma Avanchair. Depalo racconta con piacere dei soci della start-up, prima amici e poi colleghi d'azienda. Oltre a Emilio e a sua figlia Roberta Rigolio, ricercatrice di neuroscienze, ci sono Giovanni Nanini, Paolo Grisorio, e Domenico Iermito, quest'ultimo collega di Andrea di Banco BPM.
La sedia a rotelle hi-tech ha un sistema anti-ribaltamento e permette, con facilità, di potersi spostare da una parte all’altra. Inoltre, con l’uso dei sensori dell’Internet of things è possibile un monitoraggio digitale della salute con il controllo di tutti i suoi parametri vitali. Entro il 2022 ci sarà una prima produzione di Avanchair grazie a un crowdfunding promosso sulla piattaforma Eppela. Obiettivo è raggiungere la somma di 130 mila euro. E alcune grandi realtà già hanno deciso di aderire: Banco BPM sostiene il progetto con 50 mila euro e altrettanti sono arrivati da Enel.
Gli effetti della sedia hi-tech avranno ricadute nella vita di tutti i giorni. L’esempio Andrea lo fa su se stesso. «Mi renderebbe più autonomo del 30%, e questa opportunità vogliamo darla a tutti coloro i quali hanno malattie neurologiche o degenerative in uno stadio iniziale o intermedio», spiega.
«Andrea Depalo ci ha suggerito l’idea da cui è nata JuiceAbility di Enel X, la prima soluzione al mondo di ricarica di sedie a ruote in spazi pubblici. Noi abbiamo contribuito al raggiungimento dell’obiettivo monetario necessario per lo sviluppo della start-up», commenta Ernesto Ciorra, direttore Innovability di Enel.
«Avanchair – aggiunge – è un’opportunità per le persone con disabilità: uno strumento innovativo in grado di migliorare le loro vite, superando barriere e ostacoli che ne limitano la vita ogni giorno. Il progetto è un esempio virtuoso di come i princìpi di sostenibilità e di inclusione, che sono alla base della strategia aziendale di Enel, comportino la possibilità di creare nuovi business e un mondo più sostenibile». Grazie al dispositivo JuiceAbility di Enel X, Avanchair potrà essere caricata tramite le infrastrutture di ricarica delle auto elettriche. Attraverso un cavo intelligente e l’app JuicePass, è infatti possibile riconoscere le batterie delle sedie a ruote elettriche e connetterle al sistema di stazioni di ricarica dei veicoli.
«Siamo orgogliosi di aver contribuito al progetto del nostro collega Andrea che, pur affrontando molte difficoltà, si adopera ogni giorno per realizzare il sogno di migliorare la vita di tante persone – commenta Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM – La banca, da sempre attenta ai temi della sostenibilità e ai progetti innovativi, ha deciso di affiancare Avanchair proprio perché è una startup giovane con un obiettivo ambizioso che ha una valenza non solo dal punto di vista dell'inclusione sociale, ma anche dell’innovazione tecnologica e dell’impatto ambientale».