Non parlano solo d’amore: i tulipani possono anche titillare il gusto. E non solo con il pane, come si ricorderà il bel film di Soldini. Di rose e altri fiori eduli sono pieni i ricettari – il risotto con i petali e lo champagne è roba da anni Ottanta quanto alle primule e alle viole per insalate basta andare in qualsiasi supermercato superfornito – ma i tulipani invece sono una scoperta relativamente recente. Almeno per i non olandesi, che nel terribile biennio 1944-1945 segnato dalla carestia della guerra, mangiarono pane con la farina da bulbi secchi tritati ma anche direttamente i fori. Almeno a leggere il sito urbansgardenweb.com che questo mese, e non poteva essere altrimenti, segnala proprio alcune ricette con i tulipani. Ovviamente bisogna usare quelli “naturali” ovvero non contaminati da pesticidi o funghicidi, possibilmente devono essere piccoli e in boccio. Tante le suggestioni – a partire da quelle dei ristoranti più famosi. Come quello di Girona La Calendula – petali di tulipani usati come foglie di indivia e farciti con formaggio morbido – oppure Café Gascon a Londra – tulipani in una fragrante e colorata insalata primaverile. Ma anche nelle brochure dei supermarket italiani qualche tempo fa c’era la ricetta per una gustosa torta rustica di formaggio, uova, patate e tulipani gialli. In alcuni blog di viaggio è spuntata anche la frittura di tulipani con la pastella a base di birra e con i tuorli montati a neve e incorporati: lì si immergeranno i petali prima di friggerli. E a fine pasto c’è anche la vodka. A base dei profumati e inconfondibili fiori olandesi. Naturalmente.
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