"Obbligati a Crescere Sostenibilità e digitale: ambiente, sviluppo e sicurezza" è il titolo del webinar in streaming oggi dalle 9:30 alle 12.15 sulle testate del gruppo Caltagirone Editore (Messaggero, Mattino, Gazzettino, Corriere Adriatico, Quotidiano di Puglia). A condurre l'interessante dibattito Maria Latella e Andrea Andrei.
Si inizia parlando di attacchi informatici con Paola Severino, vicepresidente, professore di diritto penale e titolare della cattedra di cybersecurity all'Università Guido Carli. Una situazione peggiorata con la pandemia. «Con il lavoro da remoto non abbiamo più un perimetro di sicurezza, ed è lì che si insinua il virus – spiega Severino – per l'impresa ciò può significare la richiesta di un riscatto per riottenere i dati. D'altra parte ciò può comportare la perdita degli appalti soprattutto se le aziende appartengono al perimetro di sicurezza nazionale. Gli hacker cambiano continuamente la loro strategia di attacco e i virus diventano sempre più difficili da sconfiggere». Altro tema quello delle aziende che tendono a nascondere eventuali attacchi hacker. «C'è il lato oscuro ma c'è la possibilità di sconfiggere l'hackeraggio – spiega Severino – per esempio garantendo l'accesso alla room alla polizia postale».
Per quanto riguarda i rapporti tra Stati e la sicurezza dello spazio cibernetico, «è stato da poco emanato il decreto per creare l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale in modo da impedire spionaggio e hackeraggio, un grande passo per creare la resilienza di uno stato – spiega Laura Carpini, capo Unità per le politiche e la sicurezza dello spazio cibernetico del Maeci – Ma anche la cooperazione tra Stati è molto importante, nella fattispecie il cyberdiplomacy toolbox: si tratta di una serie di risposte diplomatiche date dall'Unione europea in caso di attacchi». Un vero regione sanzionatorio è stato applicato per la prima volta nelo 2020: ad esempio alcuni cittadini russi ritenuti responsabili degli attacchi contro il Bundestag.
«Chi sono gli hacker? Persone che nascono nel settore informatico e prendono piede all'interno del web che non conosciamo e non possiamo raggiungere – spiega Gianluca Mandotti, Ceo di CybeRefund – Si tratta di mercati dove si vende di tutto, dalle armi alle medicine false e programmi per hackerare». E lo smart working potrebbe incoraggiare un tale fenomeno: «Una persona che lavora in remoto – spiega Mandotti – per lo smart working viene inserita in un contesto di dispositivi mobili, ma se si esce dall'azienda c'è un'esposizione di dati informatici». Cosa si può fare? «Noi cerchiamo di istruire le persone che hanno due identità, una rivolta alla vita personale e una all'azienda».
Social network, Internet e giovani
Si parla spesso di tenere i giovani lontani dal web per proteggerli. «Ma non è pensabile, perché le competenze che si richiedono ai giovani sono appunto competenze digitali – spiega Maura Manca, presidente dell'Osservatorio nazionale adolescenza Onlus – devono conoscere i pericoli. Ad esempio l'adescamento, i cui numeri sono altissimi. Ma devono essere attivate alcune funzioni cognitive in bambini e adolescenti».
«Il nostro approccio è offrire un'esperienza sicura differenziandola secondo l'età dell'utente. La prima area è la moderazione, la seconda gli strumenti messi a disposizione di utenti e famiglie, la terza è la sensibilizzazione – spiega Giacomo Lev Mannheimer, Head of Government Relations di TikTok Europa meridionale – ogni mese rimuoviamo centinaia di migliaia di account appartenenti a minori di 13 anni. Tra i 13 e i 15 anni gli account sono privati».
«I nuovi account di minori di 16 anni possono condividere le loro foto solo con gli amici, gli account sono di base privati – aggiunge Angelo Mazzetti, Head of Public Policy di Facebook per Italia, Grecia, Malta e Cipro – sappiamo che questo lavoro necessita di uno sviluppo continuo e perenne, negli ultimi 4 anni sono stati investiti 13 miliardi di dollari per meccanismi relativi alla sicurezza in particolare per i più giovani».
«Serve un accompagnamento educativo importante – dice Ivano Zoppi, segretario generale della Fondazione Carolina Onlus – noi siamo collegati con il mondo ma la percezione è che non siamo connessi con noi stessi. Con le soluzioni tecnologiche stiamo mettendo una pezza a un problema che non è tecnologico ma educativo: andiamo a cercare la conferma della nostra identità sui social».
Mobilità sostenibile tra innovazione e servizi
«Da settembre 2021 il servizio di cashback Free to X, valido sulla rete di Autostrade per L’Italia interessate dai cantieri, garantisce il rimborso rapido del pedaggio – spiega Giorgio Moroni, ad Free To X, startup nata con l'ambizione di rivoluzionare le esperienze di viaggio – Abbiamo puntato alla semplicità del servizio, così da rendere tutti un po’ più nativi digitali: basta fare l’upload dello scontrino fotografato, inserire il numero di targa e arriva il rimborso, che scatta dal quindicesimo minuto di coda in poi, consentendo l’accesso a rimborsi dal 25% al 100% del pedaggio, sulla base del tempo effettivo di viaggio e sulla lunghezza del percorso effettuato. L’applicazione gratuita, dopo un periodo di test portato avanti nei mesi estivi, è aperta ora a una fase sperimentale (fino al 31/12/2021) per l’utilizzo di massa, indipendentemente dalla classe di veicolo e dal mezzo di pagamento utilizzato. La misura, condivisa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e in fase di presentazione formale all’Antitrust, rientra nella strategia complessiva di Autostrade per l’Italia (ASPI) e consente di mettere a disposizione degli utenti nuovi servizi interattivi, per conoscere in tempo reale lo stato del traffico sulle autostrade e accedere al ristoro del pedaggio per tempi di percorrenza superiori agli standard di riferimento (tempi calcolati su velocità: 100km-h per i veicoli leggeri; 70 km-h per i veicoli pesanti), per la presenza di cantieri programmati sulla rete di ASPI. Non rientrano nell’iniziativa i ritardi non legati alle attività del concessionario, di natura imprevedibile come: traffico intenso, incidenti, eventi meteo, manifestazioni, o qualunque altra motivazione non connessa al piano di lavori per l’ammodernamento delle infrastrutture autostradali».
Transizione energetica tra costi e opportunità del futuro sostenibile
Di aumenti in bolletta parla il ministro Roberto Cingolani: «Tutta l'Europa è nella stessa situazione, i governi devono correre ai ripari trovando delle soluzioni di lunga data, è esattamente ciò che stiamo facendo», spiega. Per quanto riguarda l'energia nucleare, sottolinea il ministro, «si tratta di un argomento divisivo, ma studiare non è mai un errore».
«Il nostro programma ci porterà ad avere 72% di energia rinnovabile nel 2030, un programma ambizioso per seguire il quale dobbiamo accelerare», ha aggiunto Cingolani. Per il futuro di molti giovani, «avremo bisogno di almeno 30mila innovatori, speriamo almeno il 50% di donne perché andiamo incontro a un cambiamento di modello sociale produttivo. Ci siamo sviluppati a spese del pianeta, ora dobbiamo cominciare a svilupparci per il pianeta».
Il tema
Il futuro delle prossime generazioni: dalla transizione ecologica alla regolamentazione dello spazio cibernetico, dall’innovazione tecnologia all’educazione digitale. Un’analisi accurata e obiettiva delle rivoluzioni obbligate che stanno ridisegnando il contesto economico e sociale, guardando ai costi e ai rischi ma soprattutto alle grandi opportunità di sviluppo. Le nuove energie, la riduzione delle emissioni e l’impatto sul mondo del lavoro della transizione ecologica. La criminalità digitale e la necessità di defi nire policy e regole per la cybersecurity che vadano oltre i confi – ni nazionali. E infine, Zoomers e social, consigli per evitare i rischi del web per i più giovani e sfruttare appieno gli strumenti per la creatività delle piattaforme. Una sola certezza ci accompagna sempre: siamo ‘obbligati a crescere’.