Paolo Benanti: «Evoluzione dell'IA, servono guardrail etici»

Guardiamo l’orologio, quando la lancetta dei secondi avrà percorso un minuto, trenta pagine senza errori di un racconto, il progetto di un motore nautico a idrogeno o la traduzione di una tesi in uzbeko emergono dal magico mondo dell’intelligenza artificiale. Moltiplichiamo i minuti per dieci e affiora tutta un’enciclopedia. Tutto facile, come d’incanto? Niente affatto. Inforcati gli occhiali analogici, preso un breve respiro naturale, lui usa una metafora artigianale: «Se devo battere dei chiodi non posso…
LEGGI TUTTO L’ARTICOLO

Potrebbe interessarti anche

Ultimi articoli pubblicati